Regioni della Turchia

La Turchia ha una superficie molto più ampia rispetto all’Italia e si compone di ben 81 province, le quali si possono raggruppare in 7 regioni, che si differenziano fra loro per storia, clima, territorio, ambiente ed ovviamente posizione geografica; questa suddivisione può risultare utile anche nella pianificazione di un viaggio, oltre che per conoscere meglio questo Paese.

Marmara

Regione che costituisce la sezione nord-occidentale della Turchia e si sviluppa attorno al piccolo Mar di Marmara, il quale funge da collegamento fra Mediterraneo e Mar Nero attraverso lo Stretto dei Dardanelli a sud ed il Bosforo a nord; il territorio è in prevalenza pianeggiante e collinare, anche se non mancano alcune aree montuose, specialmente verso sud-est.

Si tratta di gran lunga della regione con più abitanti, poiché include la città più popolata del Paese, Istanbul, che mantiene il suo ruolo di capitale economica, culturale e finanziaria della Turchia, nonché di ‘ponte’ fra la parte asiatica e quella europea, corrispondente alla Tracia, antica provincia dell’Impero Romano situata nell’estremità sud-orientale della penisola Balcanica, oggi condivisa con le vicine Bulgaria e Grecia.

Fra le altre attrazioni maggiori abbiamo le città di Bursa, che fu la prima capitale dell’Impero Ottomano e di Edirne, il centro più importante della Tracia, che sorge a pochissimi chilometri da Grecia e Bulgaria; del territorio fanno inoltre parte dei tratti di costa sul Mar Nero a nord e sul Mar Egeo ad ovest, dove troviamo alcune destinazioni di grande rilievo storico, come Troia e la penisola di Gallipoli, oltre a graziose località balneari, inclusa la maggiore isola turca, Gökçeada.

Foto di Turchiapertutti.it

Mar Nero

La Turchia si estende lungo tutta la costa meridionale del Mar Nero, sul quale si affacciano anche Bulgaria, Romania, Ucraina, Russia e Georgia; è una regione piuttosto montuosa, con rilievi che si spingono quasi sempre fino al mare, più bassi e dolci ad ovest, con vette invece più aspre ed elevate verso est, dove si sfiorano i 4.000 metri nei Monti Kaçkar.

Le montagne del Ponto, che corrono parallele alla costa, hanno isolato storicamente la regione del Mar Nero dall’Anatolia, dato che era possibile penetrare verso l’interno solo tramite poche vallate, specialmente nella parte centrale ed orientale del territorio; il clima più piovoso rispetto al resto della Turchia ha favorito sia il proliferare di ampie aree forestali che l’agricoltura, seppur limitata a poche pianure e zone di bassa montagna, con ancora oggi circa metà della popolazione che vive in aree rurali.

Samsun e Trebisonda sono le due principali città situate lungo la costa turca del Mar Nero, entrambe importanti nodi commerciali di questo bacino; il turismo internazionale non è invece molto sviluppato poiché vengono preferiti Mar Egeo e Mediterraneo, dove la bella stagione è decisamente più lunga e con l’acqua del mare più calda ed allettante; sono comunque presenti borghi pittoreschi come Amasra e Sinope, luoghi d’interesse storico e culturale (castelli, fortezze, monasteri) e soprattutto numerose attrazioni naturali, quali parchi nazionali, laghi, cascate, canyon e grotte.

Black Sea shore in Espiye, Giresun 01-3

Zeynel Cebeci, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Egeo

Regione che comprende le province sud-occidentali del Paese, che si affacciano sul Mar Egeo oppure sono posizionate ad est di esso, fra Mar di Marmara, Anatolia e Mar Mediterraneo; ha un territorio collinare, più montuoso verso l’interno, ma anche delle aree più pianeggianti formate dai corsi d’acqua maggiori e coste piuttosto frastagliate, con penisole, insenature, baie e numerose isole, appartenenti però in gran parte alla Grecia.

Una buona fetta della popolazione vive nell’area urbana della città costiera di Smirne (İzmir), la terza città più popolosa della Turchia dopo Istanbul e la capitale Ankara, mentre Denizli, nella parte interna della regione, è il secondo centro urbano più importante; l’ambiente è di tipo mediterraneo, ma diventa più arido allontanandosi dal mare.

L’economia è incentrata sul turismo, grazie sia a località balneari molto frequentate e rinomate, come Bodrum, Marmaris e Kuşadası, che a diverse attrazioni di tipo storico, Efeso in particolare, o naturalistico, quali Pamukkale ed il Parco Nazionale di Dilek.

Dilek Peninsula Boats

Can Alkan, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Mediterraneo

La regione del Mediterraneo si snoda a ridosso della costa meridionale della Turchia, chiusa verso nord e l’Altopiano Anatolico dagli imponenti ed impervi Monti del Tauro, che si spingono fino a 3.000-3.500 metri d’altitudine; ha un clima piuttosto favorevole, almeno per quanto riguarda le località costiere, con inverni miti e piovosi ed estati molto calde ma secche, con una stagione turistica molto lunga e che si protrae anche per gran parte dell’autunno, quando l’acqua del mare è ancora tiepida e le temperature rimangono gradevoli.

Adana, Mersin ed Antalya sono le tre città principali di questa regione, con l’ultima che è diventata una delle destinazioni balneari di punta del Paese ed accoglie ogni anno milioni di turisti; il territorio è in prevalenza montuoso, con una fascia costiera generalmente stretta, anche se attorno alle città citate in precedenza si aprono delle aree più pianeggianti e fertili.

La sezione orientale è compresa nella cosiddetta Costa Turchese (o Riviera Turca), probabilmente il tratto di mare più spettacolare di tutta la Turchia, con spiagge da cartolina ed acqua limpida e pulita, in cui rinfrescarsi nelle torride giornate estive; molto numerose anche le attrazioni di tipo culturale e storico, con splendide rovine di città millenarie, in cui osservare l’opera delle varie civiltà che si sono succedute nei secoli, mentre per gli amanti della natura e dell’aria aperta non mancano parchi nazionali, laghi, grotte, cascate e canyon di grande bellezza.

Foto di Turchiapertutti.it

Anatolia Centrale

L’Anatolia Centrale corrisponde a grandi linee all’area geografica centro-occidentale dell’Altopiano Anatolico e della Turchia stessa; il territorio è costituito in gran parte da altopiani, alternati ad alcune catene montuose e vallate, con l’altitudine che sale progressivamente procedendo verso est.

Il clima è di tipo continentale semi-arido, con precipitazioni che si attestano fra i 300 ed i 500 mm annui, estati calde ed inverni moderatamente nevosi, che si fanno sempre più rigidi con l’aumento dell’altitudine; il paesaggio è prevalentemente aspro con vegetazione scarsa, ma presenta anche alcuni laghi, talvolta però di tipo salino, come il grande Tuz Gölü (Lago Salato).

La capitale Ankara, Konya e Kayseri sono le tre maggiori città dell’Anatolia Centrale, il cui turismo è incentrato sulla Cappadocia, regione che è diventata una delle mete più ricercate non solo della Turchia ma di tutto il Mondo, grazie ad un paesaggio di incredibile fascino, in cui nel passato l’uomo ha adattato nel miglior modo possibile il suo modo di vivere, scavando rifugi, luoghi di culto ed intere città sotterranee nella malleabile roccia che caratterizza l’area.

Foto di Turchiapertutti.it

Anatolia Orientale

Regione corrispondente alla parte nord-orientale dell’Anatolia, il vasto altopiano che costituisce gran parte della Turchia, il quale raggiunge qui le quote maggiori, con le due città principali, Van ed Erzurum, situate poco sotto ai 2.000 metri d’altezza; è l’area meno densamente popolata del Paese ed anche quella col clima più rigido, a causa della morfologia del territorio e dell’altitudine, con inverni molto rigidi e temperature ben sotto gli zero gradi, mentre le precipitazioni sono abbastanza scarse e quasi assenti in estate.

Le montagne più elevate della Turchia, alcune di origine vulcanica, si trovano in questa regione, a partire dall’unica cima sopra i 5.000 metri, il Monte Ararat, situato nell’estremità orientale della regione, non distante dai confini con Iran, Armenia ed Azerbaigian (Naxçıvan); l’Anatolia Orientale confina inoltre con la Georgia a nord e l’Iraq a sud.

L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, che sfrutta le zone più fertili ed adatte allo scopo, mentre il turismo è più che altro interno, con mete come il Lago di Van, il bacino lacustre più grande del Paese, le piste da sci di Erzurum o i monasteri armeni di Ani, nella provincia di Kars.

Ağrı Dağı (Mt. Ararat)

ender gürel, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Anatolia Sud-Orientale

Fanno parte dell’Anatolia Sud-Orientale le province comprese fra l’area mediterranea ad ovest, l’Anatolia Orientale a nord e la Siria a sud, con l’altitudine media che cala progressivamente avvicinandosi al confine; anche il clima diventa meno rigido in inverno, mentre in estate il caldo può diventare in alcuni periodi molto opprimente, vista anche la quasi assenza di precipitazioni in questo periodo dell’anno.

Una parte della regione è compresa fra due fiumi che in passato ebbero un ruolo cruciale per lo sviluppo della civiltà umana, il Tigri e l’Eufrate, nota come Mesopotamia e che si estendeva anche in Siria ed Iraq, i due Paesi che confinano con l’Anatolia Sud-Orientale, con altre zone che risultano più montuose.

Le due città principali sono Gaziantep e Diyarbakır, che assieme a Mardin e Şanlıurfa costituiscono le maggiori attrattive di questa regione, in cui talvolta si trovano elementi vicini al Medio Oriente, sia a livello architettonico che culturale; da non perdere anche il misterioso ed affascinante Monte Nemrut, con sculture millenarie molto particolari.

Hasankeyf Castle

Omer Unlu, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons