Anatolia Orientale

L’Anatolia Orientale corrisponde alla sezione più orientale dell’altopiano omonimo, a sud-est del Mar Nero, delimitata ad est e sud-est dai confini con Georgia, Armenia, Azerbaigian (Naxçıvan), Iran ed Iraq; comprende in tutto 14 province e costituisce la regione meno densamente popolata del Paese.

L’altitudine media della regione è di ben 2.200 metri, con le città principali che sorgono a quote leggermente inferiori; nel territorio si alternano altopiani, zone pianeggianti e catene montuose o cime isolate di origine vulcanica, in un paesaggio che risulta in gran parte semi-arido e con poca vegetazione, costituita principalmente da prateria, anche se non mancano aree più fertili, utilizzate a scopo agricolo, con una buona fetta di popolazione che lavora in questo settore.

Il Monte Ararat, la cima più alta della Turchia ed unica a superare i 5.000 metri di altitudine, si trova nell’estremità centro-orientale dell’Anatolia e di questa regione, che include diverse delle altre montagne turche maggiori, così come il lago più grande di tutto il Paese, il Lago di Van, ampio oltre 3.700 Km² e di tipo salino.

Dûrzan Cîrano, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Van ed Erzurum sono le uniche città di un certo rilievo, con molti altri insediamenti che hanno solo poche migliaia di abitanti; il turismo è poco sviluppato ed in prevalenza di tipo locale, anche se sono presenti alcune attrazioni di sicuro interesse, sia in ambito naturalistico che storico, come il maestoso Palazzo Ishak Pasha a Doğubeyazıt, i monasteri armeni di Ani e le numerose fortificazioni nelle zone un tempo più strategiche del territorio.

Il clima è di tipo continentale, con estati brevi ma abbastanza calde considerata l’altitudine ed inverni al contrario molto rigidi, con temperature minime medie che restano per almeno quattro mesi sotto lo zero e con picchi che possono arrivare anche a -30° C quando penetrano da nord i venti provenienti da Russia e Siberia; le precipitazioni sono piuttosto scarse, anche se si verificano di frequente, specialmente in autunno e primavera, mentre in inverno sono quasi esclusivamente di carattere nevoso, ma con quantità generalmente limitate.

È difficile imbattersi in periodi duraturi di caldo eccessivo e quindi i mesi estivi, meno piovosi, sono adatti per visitare la regione, così come maggio, giugno, settembre ed ottobre, mettendo in conto che è probabile incappare in giornate fredde nella prima parte della primavera o nella seconda parte dell’autunno, con temperature che al calare del sole possono già scendere sotto lo zero; se non soffrite il freddo potrebbe valere la pena visitare l’Anatolia Orientale in inverno, con paesaggi imbiancati davvero spettacolari ed affascinanti.

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