Souvenir e prodotti tipici della Turchia

La Turchia ha una ricca e lunga tradizione artigianale, oltre che in campo gastronomico, perciò i prodotti tipici da poter acquistare durante un viaggio abbondano e non è difficile trovare qualcosa di proprio gradimento ed a prezzi abbordabili e contrattabili.

In tutte le grandi città turche sono presenti uno o più bazar, dei vasti mercati al coperto con centinaia di piccoli negozi in cui si può trovare un po’ di tutto, dai prodotti tessili a spezie, dolciumi ed altro cibo, ad oggetti di artigianato, alcuni dei quali prodotti localmente e tipici della zona; nei paesi più piccoli e turistici, come quelli della Cappadocia, si trovano comunque dei negozi di souvenir oppure delle bancarelle nei pressi delle attrazioni maggiori.

Foto di Turchiapertutti.it

Evitate invece di comprare prodotti di noti marchi internazionali, ad esempio borse, scarpe o capi di abbigliamento, perché il più delle volte sono contraffatti e venduti a prezzi troppo bassi per essere originali.

Alcuni tipi di prodotti possono essere piuttosto ingombranti oppure delicati e difficili da riportare a casa con il proprio volo, pensiamo ad esempio ai tappeti o alle splendide lampade a mosaico, ma spesso c’è la possibilità di farli spedire al vostro domicilio.

Vediamo ora i prodotti più famosi, da acquistare per voi stessi o come regalo per un vostro familiare o amico.

Nazar Boncuk (occhio del diavolo)

Il nazar boncuk, conosciuto anche come occhio del diavolo, è un piccolo amuleto a forma di occhio, come si può intuire dal nome, di colore blu scuro; ha misure molto ridotte e perciò occupa pochissimo spazio in valigia.

È un talismano che serve a proteggere dal malocchio ed è prodotto in vetro, pasta vitrea o ceramica; è molto diffuso soprattutto in Cappadocia, ma si può trovare dappertutto nel Paese, oltre che nella vicina Grecia.

Evil Eye Decorations

Vik Walker, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Ceramiche Turche

In varie aree della Turchia esiste una lunga tradizione di lavorazione dell’argilla, trasformata dopo il processo di cottura in diversi tipi di oggetto, quali vasi, piatti, ciotole o tazze, decorate in seguito a mano con splendide e ricercate trame.

La Cappadocia, con la cittadina di Avanos, è uno dei centri principali dove viene portata avanti questa tradizione ed arte, ma sono molto famose anche le ceramiche di İznik (Nicea), nella provincia di Bursa, che si trovano facilmente nel Grande Bazar di Istanbul, oltre che quelle della città di Selçuk, nei pressi della quale sorge il sito archeologico di Efeso.

Bazaar Kapalıçarşı in Istanbul, 10

Mickey Mystique, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Tappeti

Diverse città della Turchia sono note per la loro produzione di tappeti, che possono essere di vari materiali, quali seta, lana o cotone; se ne trovano di tutte le dimensioni e colori, compresi i kilim, dei tappeti senza pelo, prodotti nell’Anatolia ed in particolare nella provincia di Konya.

Il prezzo può essere abbastanza alto, a differenza di altri souvenir, ed il loro ingombro in valigia importante, ma anche la qualità è di solito molto elevata.

Carpet Shop in Ankara (6225340317)

William Neuheisel from DC, US, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Set da tè o caffè

Se bevete un çay (tè) in Turchia vi sarà servito in un bicchierino di vetro, che può essere un’ottima idea regalo, in un set con porta bicchiere e cucchiaino, oltre che magari con qualche confezione di tè locale, disponibile in numerose varietà.

Il caffè è anch’esso piuttosto diffuso, ma la preparazione è differente rispetto a quella italiana, quindi oltre ad acquistare una delle miscele locali sarebbe opportuno dotarsi di un ibrik, una sorta di pentolino in ottone o rame con cui si prepara la bevanda in modo tradizionale.

Having a tea in Sinop, Feb 2020

Robot8A, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Lanterne Turche

Camminando nel Grande Bazar di Istanbul si noteranno subito i negozi che vendono queste lampade colorate davvero belle da osservare, con dettagli a mosaico molto accurati.

Le lanterne sono in vetro e possono essere abbastanza ingombranti, quindi sono delicate da riportare a casa, perciò spesso si preferisce tralasciare un loro acquisto.

Lanterns in the Grand Bazaar

Patrick Breen, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Spezie

La Turchia è stata per secoli un crocevia fra Oriente ed Occidente, con il commercio che si è perciò diffuso in maniera molto ampia; fra i beni più diffusi e scambiati si annoverano di sicuro le spezie, oggi utilizzate in un gran numero di pietanze locali.

Il Bazar Egiziano ad Istanbul è uno dei luoghi dove poter trovare spezie di ogni tipo; attenzione però negli acquisti perché con buste senza etichette potrebbero esserci dei problemi in aeroporto.

Spice Bazaar, Istanbul

Dudva, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Dolci (Turkish Delight) e Frutta Secca

I Turkish Delights o lokum sono dei dolcetti di forma cubica e di consistenza gelatinosa, solitamente molto zuccherati, da accompagnare magari ad un çay; esistono delle confezioni regalo che comprendono vari gusti, così da accontentare tutti i palati.

La frutta secca è un altro prodotto molto comune, con ad esempio le albicocche di Malatya che vengono esportate in tutto il Mondo; diffusi anche fichi secchi ed uva sultanina, oltre a datteri, noci, pistacchi (utilizzati nei baklava) oltre ad altri frutti più esotici.

Sweets on Spice Bazaar in Istanbul 05

Miomir Magdevski, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Prodotti Tessili o in Pelle

La lista di prodotti che si possono trovare in Turchia è molto lunga ed avrete l’imbarazzo della scelta; in campo tessile potete optare per una pashmina, una sciarpa che torna utile per coprirsi il capo quando si visitano le moschee, oppure per un asciugamano o ancora per delle federe per cuscino, oltre a vestiti di vario tipo.

Il Paese ha inoltre una lunga tradizione nella lavorazione della pelle, con diversi articoli realizzati tuttora a mano, come portafogli, giacche, cinture e borse, con prezzi inferiori a quelli italiani ed europei.

Istanbul - October 2008 - Fabrics in the Grand Bazaar

Gareth Williams, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons